Le parole chiave

Da bambini vedevi subito le parole chiave, erano quelle colorate nei libri di scuola!

In effetti, da piccoli, alle elementari, avevamo libri colorati e alcune parole del testo erano colorate, per farci capire che erano importanti. In linea di massima lo erano e dato che muovevamo i primi passi nello studio e nei metodi, possiamo affermare che era un bel regalo eppure … Ma gli autori dei testi di studio per elementari, medie e superiori, chi sono? Perché sono così importanti da scrivere ogni anno nuovi testi? Cosa c’è di così importante da aggiungere ogni nuovo anno? Polemiche a parte, le parole sottolineate o evidenziate, non sempre sono le migliori e mai ti spiegano come trovarne di tue. I bambini le vedono e le accettano, arbitrariamente. Quando, durante lo studio, passano a paragrafi dove non ce ne sono, non si preoccupano di cercarle, perché nessuno ha spiegato loro come trovarne o crearne, quindi inconsciamente, significa che non è tanto importante. Eppure le mappe mentali si creano con le parole chiave! Un qualsiasi tema, post, articolo di giornale, libro, viene scritto partendo da “chiavi“, siano esse parole o frasi!

Sono parole personali

Una parola chiave è come un “aiutino”. Hai presente quando non ti viene in mente un qualcosa e un amico da dietro ti suggerisce qualcosa sottovoce? Se hai studiato con lui, ha la parola giusta, perché ti riporta in mente il momento esatto in cui stavate studiando quell’argomento. Un po’ come ricordarsi il lato della pagina dove si trova quell’informazione, ma non il contenuto!!! Se però il professore, ti da’ un aiuto, le cose si complicano, perché la parola chiave, l’aiutino, sarà relativo al suo modo ragionare, al suo modo di costruire l’argomento!

Come sono fatte le parole chiave?

Praticamente ogni singola parola chiave deve poter richiamare una parte di argomento come tu l’hai capito, studiato e compreso. Se ti suggeriscono “mulini” ma non sai che la residenza di Napoleone in esilio all’isola d’Elba era la villa dei mulini, difficilmente ti potrebbe essere di aiuto. Ma, se mentre studiavi con altri amici avete immaginato Napoleone annoiato a morte come le palle che gli giravano come “mulini a vento” per i 10 anni di esilio, allora diventa sufficiente sentir sbuffare i tuoi amici, che simulano noia ruotando le braccia ed ecco il tuo aiutino, la tua parola chiave Ti sembra una stupidaggine? Scommettiamo che se hai immaginato la scena mentre la leggevi, tra un anno ancora ricorderai Villa dei mulini all’isola del’Elba come residenza scelta da Napoleone? Studiare da professionisti significa essere in grado di usare tutta la gamma di emozioni del nostro cervello, senza limitarsi a quelle fornite dal libro, perché accade solo alle elementari e nei romanzi!