Le mappe mentali

Le mappe mentali sono come le mappe del tesoro ma conducono ad un tesoro che ti frutterà per tutta la vita!

Per scoprire un tesoro usando una mappa dovrai seguirne i luoghi cardine, quelli che rimangono fissi nel tempo ed è la stessa cosa con le mappe mentali.

La costruzione di una mappa mentale prevede il punto di partenza, i vari passaggi, sotto forma di parole chiave ed infine il particolare, il tesoro.

Per essere chiari.

Se sviluppassimo una mappa per la costruzione di una Porsche Boxter, avremmo la Porsche al centro del foglio e un bullone all’esterno.
Dal bullone, all’auto completa, è un bel salto.
Se evitassi di scrivere i vari passaggi, non riusciresti a capire che strada fare per arrivare al tesoro.
Sarebbe come leggere su di una mappa del tesoro: questo è il punto di partenza, questo è l’arrivo!
Da dove parti? Che strada devi percorrere?
Tutto il passaggio, il percorso, dovrà essere sviluppato con luoghi cardine, parole chiave, che descrivano il passaggio identificando il bullone come parte di uno sportello o di una ruota o del cofano.

Troppo difficile?

Lo ammetto, ad una prima occhiata sembra complesso, ma è un problema dato dalla quasi totale incapacità di organizzare il proprio lavoro, il materiale su cui studiare e dal “come” studiare.

Tutto ciò che studiamo non finisce nel nostro cervello come un blocco unico, ma come serie di informazioni divise tra i vari neuroni, collegati tra di loro da filamenti dove transitano gli impulsi elettrici  …. ecco l’ho rifatto, sono tornato sul tecnico! 

Ciò che voglio dire è che le mappe mentali sono un metodo di studio naturale, perché il nostro cervello è sviluppato nello stesso modo, i collegamenti tra le cellule sono come le mappe!

Quando analizzarono il cervello di Einstein, scoprirono che era assolutamente identico per peso e dimensione a qualsiasi altro cervello.
L’unica differenza era data dalla quantità di collegamenti tra le cellule (dendriti ed assoni).

Hai presente quando evidenzi parte di un testo di studio?
Quando lo fai è come se dicessi al cervello che quello che hai letto in quella parte di libro è importante, quindi DEVE ricordarlo.
Va da se che, se potesse risponderti sentiresti il rumore di una fragorosa pernacchia, ma quando cerchi una parola chiave da scrivere su di una mappa, metti in moto un processo mentale che ti obbliga a ragionare su ogni singolo paragrafo, su ogni singolo passaggio importante. Portandoti a concludere con i particolari più tecnici.

Per esempio, in una mappa di diritto penale, potresti concludere con le pene derivanti!

Un anno in 3 ore!

Studiare, sviluppare una mappa ben fatta, è abbastanza semplice.
Una volta comprese le regole e scoperto come preferiamo costruirle, diventa velocissimo.

All’interno del mio corso per rendere assolutamente chiaro lo sviluppo ho pubblicato dei video dove sviluppo la mappa di TUTTO IL PROGRAMMA DI STORIA DELLA TERZA MEDIA in 3 ore!
Non mi fraintendere, non è approfondita al punto da aggiungere i particolari (lo fecero durante l’anno con il professore e fu una passeggiata), ma completa al punto da sapere esattamente cosa stavano per affrontare. Come se oggi, TU, dovessi studiare su quel libro! Sicuramente hai già studiato le dittature, la seconda guerra mondiale, gli USA e la Russia, insomma sono cose abbastanza semplici per chi ha già superato quegli anni.

Per te un testo di storia di terza media sarebbe facilissimo da comprendere ma, per uno studente che non ne sa nulla le cose cambierebbero, come per te studiare il medioevo con tutte le famiglie, gli anni e gli accadimenti!

Per loro, tutto il programma di storia fu come un divertente romanzo!

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